4 Mag

La Miniera dell’Abruzzo

Ancora una volta siamo minacciati, spalle al muro, dal motore del progresso, dallo sviluppo incondizionato, dall’occupazione fisica delle compagnie private sul nostro territorio senza alcuna responsabilità sociale, obbligandoci in una nuova mobilitazione che possa nutrire il dibattito pubblico fuori dal ridicolo nel quale la politica nella nostra regione ci ha abituati.

L’Abruzzo, regione verde d’Europa, ancora non si capacita della sua immensa fortuna quale distretto minerario, tanto da non comprendere l’esigenza di cambiare i propri usi e costumi per fare largo a nuovi indumenti arabeggianti ora che il decreto “Sblocca Italia”, nella smaniosa frenesia di futuro e rottamazione, ci pone irripetibili opportunità petrolifere.

Una democrazia scandita a ritmo di cinguettii twitteriani e prudentemente governata da decreti e voti di fiducia, vuole rendere la prima regione verde d’europa un scialbo luogo di affari gestiti sopra i cittadini.

Sarà una nuova democrazia 2.0? o semplicemente il vecchio conflitto fra i molti e i pochi?.

Con queste motivazioni ci adoperiamo per organizzare un ampio dibattito pubblico in preparazione della manifestazione del 23 maggio a Lanciano presso la sede del Circolo Arci “Officine Indipendenti” a Teramo, in Via Vezzola n°7/9, Sabato 16 maggio dalle ore 18,30 con la preziosa partecipazione di Augusto De Santis (Forum abruzzese movimenti per l’Acqua), Luigi Iasci (Centro Sociale Zona 22), Andrea Natale (Resp Ambiente Arci Abruzzo) e del Prof. Costituzionalista Enzo Di Salvatore.

Una lunga storia di movimenti lega la coscienza civica della gente della nostra terra che riemerge sempre ieri come oggi dinanzi alla possibilità del terzo traforo del Gran Sasso fino ad arrivare alle moderne trivellazioni nell’Adriatico, come giustamente afferma la piattaforma di adesione alla manifestazione: Noi cittadini abruzzesi abbiamo già scelto molti anni fa. Non vogliamo Ombrina, ma il Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi, il mare pulito, un’economia agroalimentare di qualità, la valorizzazione turistica e culturale del territorio, un modello di sviluppo compatibile con la natura.”

Comitato Arci Teramo

NO OMBR AUTO BUS

[LoginRadius_Share]