10 Ago

Per la costituzione del “I Coordinamento Antirazzista Teramano”

I comportamenti razzisti, che si iscrivono non più in una escalation temporanea ma nella cronaca quotidiana, oltre a mostrare la sconfitta di una società opulenta e culturalmente più evoluta non possono non mettere in discussione tutti i soggetti che a vario titolo negli ultimi 20 anni si sono occupati di lotta alla povertà e alle disuguaglianze.

L’argine culturale antirazzista è caduto nella convinzione di valori acquisiti come l’integrazione e il multiculturalismo in una società dove le politiche economiche hanno redistribuito in modo iniquo la ricchezza creando nuove sacche di esclusione e povertà. Parlare di antirazzismo nel 2018 è un esercizio complesso che facilmente scade nel bon-ton formale tra ciò che viene considerato bene e ciò che viene considerato male completamente scollegato dalle cause di questo nuovo razzismo che ha radici profonde.

Il fenomeno razzista, in Europa e non solo, è collegato direttamente al movimento nazionalsocialista tedesco ed in Italia al fascismo.

Negare nel dibattito antirazzista questa verità storica significa negare i principi cultuali ma soprattutto rimuovere il pensiero politico che disegna una società di puri aventi diritti e immigrati abusivi, clandestini, diversi da respingere.

Significa rimuovere la distruzione e la povertà, distribuita in modo uniforme, che la seconda guerra mondiale ha prodotto in Europa lasciando in ginocchio intere generazioni.

Per questo l’Arci, insieme alla Cgil e all’Anpi, a livello nazionale ha lanciato la campagna “Mai Più Fascismi” che unisce memoria storica, mondo del lavoro e circoli culturali per la pianificazioni di iniziative comuni.

Per questo nel nostro territorio, 48h dopo la denuncia del senegalese Italiano Ibrahima Diop, il Comitato Provinciale ha organizzato un incontro per provare a costituire il primo coordinamento antirazzista articolando 4 azioni: a)schierarsi ed assumere una posizione chiara e pubblica; b)condividere iniziative comuni; c)contribuire alla costruzione di un dibattito culturale e politico; d)coordinare e distribuire in modo capillare in tutto il territorio provinciale iniziative mettendo in rete le migliori esperienze.

Dall’annuncio del’ 18 settembre 1938 a Trieste delle Leggi razziali sono passati appena 80 anni, 73 dalla fine della seconda guerra mondiale, appena due generazioni che ci costringono oggi a riaffermare un principio banale per il quale gli uomini sono tutti uguali al di la di qualsiasi distinzione etnica e che riaffermi l’esistenza di una sola razza: quella umana.

Comitato Arci Teramo

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