19 Giu

Suonare la Città, Suonare in Città

Sabato 20 Luglio, in collegamento con la Festa Internazionale della Musica nata in Francia nel 1982, anche il nostro territorio vivrà questo evento europeo, cercando di “Suonare la Città”.

Il merito è ascrivibile all’impulso del circolo Officine Indipendenti di Teramo che ultimamente è stato oggetto delle solite attenzioni del locale aspirante giornalista e ridicolo blogger per le attività che svolge.

Come dettagliatamente descritto nella presentazione dell’evento la festa per la nostra organizzazione nazionale è il modo migliore per veicolare le nostre riflessioni e le nostre battaglie sui temi della fruizione culturale e nello specifico di quella musicale.

La commissione culturale nazionale ha elaborato in modo chiaro e nitido la costruzione e la partecipazione all’evento: “purtroppo ancora non esiste un progetto organico di sviluppo del settore musicale, dal live alla formazione musicale formale e non formale. La diminuzione costante dei contributi degli enti locali, l’aumento dei costi di realizzazione delle attività, l’incomprensibile stasi legislativa sul diritto d’autore, la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie e la conseguente diminuzione delle occasioni per praticare e conoscere la musica, delineano un quadro preoccupante.” ed ancora “In particolare, pur se da una gran schiera di amministratori è decantato il valore rigenerativo della musica per gli spazi urbani, quotidianamente ci troviamo a scontrarci con i provvedimenti restrittivi in nome di una pax urbana che non preveda suoni. In particolare l’essere ormai da lungo tempo sottoposti a controlli e verifiche che non riconoscono nel nostro insediamento associativo un valore per le nostre comunità, bensì una fonte di ‘chiasso’ e disturbo sta ulteriormente affaticando il nostro insediamento associativo culturale e musicale.

A fronte di tutto ciò sappiamo bene come la creatività musicale del nostro Paese sia, fortunatamente, viva e vegeta. In ogni ambito e genere.

Per questo vogliamo intitolare la Festa della Musica dell’Arci Suonare la città.Vorremmo farci promotori di occasioni per ribadire come questo nostro agire, organizzare, promuovere sia centrale perché le città, i paesi, le frazioni possano dirsi vivi e vivaci.”

Gli ambiti sui quali vogliamo porre l’attenzione quest’anno sono sei vertenze che hanno ricadute importanti sul mondo della musica:

  1. Più spazi per la musica e la creatività. Il decreto legge “Valore Cultura” prevede che gli immobili statali e comunali inutilizzati possano essere dati in uso ad artisti e creativi. Chiediamo che siano emanati i decreti attuativi;
  1. Riformiamo la Siae e liberalizziamo il settore di raccolta dei proventi del diritto d’autore. Promuoviamo le licenze Creative Commons tra gli strumenti a disposizione degli autori per diffondere le proprie opere; approfondiamo le opportunità che i nuovi soggetti di licensing possono offrire (www.patamu.com;www.soundreef.com);
  1. Chiediamo che i proventi dell’equo compenso per la “copia privata” calcolato su tutti i dispositivi dotati di memorie di dati siano utilizzati almeno per il 50% per il sostegno a progetti di giovani autori;
  1. Chiediamo detrazioni fiscali per la frequenza a corsi di formazione in campo musicale per i minori di 18 anni e per l’acquisto di uno strumento musicale.
  1. Chiediamo l’inserimento della pratica dello strumento musicale in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
  1. Chiediamo più investimenti a sostegno della pratica, della promozione e della produzione di ogni genere musicale utilizzando il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) anche per progetti a rete per il sostegno alla giovane creatività”

Il sottotitolo della manifestazione teramana è “Indiependenz Day” dove l’utilizzo della lingua inglese è volutamente ironico ospitando nel programma un gruppo direttamente da Manchester.

L’obiettivo è sempre lo stesso: regalare alla città una possibilità di contaminazione culturale, come sempre, senza alcun finanziamento pubblico ed esclusivamente con contributi privati.

Inequivocabile dimostrazione di come le attività che ormai questa realtà produce diventano ogni giorno un patrimonio economico, culturale, ed urbano promosso da soggetti che a diverso titolo hanno contribuito vivendo e facendo vivere la città.

Giorgio Giannella

Presidente Provinciale Arci Teramo

festa della musica

 

 

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