14 Dic

Il riscatto sospeso su una tenda

Durante i lunghi mesi di disagio e insicurezza vissuti l’anno scorso tra sisma, maltempo ed emergenza idrica abbiamo rinnovato una promessa rivolta in particolare a noi stessi: non restare inerti a constatare la trasformazione fisiologica del nostro territorio che spesso ha comportato una sequela di bruttezze urbanistiche ed edilizie.

Troppo viva e vicina la ricostruzione post-sisma dell’Aquila che ha modificato il volto del capoluogo di Regione.

L’Abruzzo, sebbene governato dal mare, in pochi mesi ha riscoperto di essere anche una regione di montagna che reclama rispetto, attenzione e dove per viverci bisogna seguirne le leggi.

Così quando è stato pubblicato il bando nazionale sul mutualismo, ricavato dagli stipendi dei parlamentari di Sinistra Italiana, non ci è parso vero riscontrare tra le righe un’opportunità per molte delle riflessioni nate nei circoli, dinanzi ai camini, dopo aver spalato neve per giornate intere con l’improvvisata “Protezione Incivile”.

Un bando insolito per come viene concepita la politica ma che dal titolo “Dalla politica al sociale dal sociale alla politica” si afferma, con parole chiave, come primo tentativo e per adesso unico a sinistra di ricercare una relazione ed un rapporto tra tutte quelle organizzazioni intermedie che nella società necessitano e cercano ogni giorno maggiore politica per svolgere meglio la propria azione sociale.

La nostra generazione si è ritrovata ad affrontare un periodo storico, dal 2009 all’anno scorso, caratterizzato da una stagione di Emergenze delle quali comprenderemo le reali conseguenze solo fra qualche anno.

Così il Comitato ha cercato immediatamente un approccio con la progettazione perchè ciò che abbiamo conosciuto subirà delle mutazioni delle quali dobbiamo essere consapevoli e delle quali dobbiamo provare ad essere protagonisti.

Sollecitati a partecipare al bando “Forza” dal comitato provinciale di Sinistra Italiana, tramite una serie di iniziative di presentazione svolte nel periodo estivo, ci è parsa da subito un’ occasione troppo importante per lasciare indifferente una organizzazione che nasce dal mutuo soccorso, come l’Arci, come testimonia anche la presenza di molti circoli e comitati affiliati tra i 150 progetti presentati.

Il rapporto con la montagna si è sviluppato dal 2010, esattamente dopo il terremoto dell’Aquila, attraverso la prima edizione del nostro Festival “Iame”, ospitato per l’occasione a Tossicia in collaborazione con la magnifica associazione locale “Toxicum”, e l’anno scorso, dopo il sisma di Amatrice, a Colledara entrambi comuni del cratere.

Non abbiamo mai inteso il nostro impegno con un evento spot ma abbiamo cercato, con tutti i limiti ed anche con le migliori collaborazioni, di costruire relazioni durature.

Questo progetto è la conseguenza di un lavoro di equipe, per il quale dobbiamo ringraziare il Consigliere Comunale Simone Tullii che ci ha consigliato l’azienda “EldarLab”, fenomeno a km 0 costituito da un team di ingegneri, tecnici e creativi ideatori della tenda sospesa “Atomo”, l’associazione affiliata Arci Ri-Scossa per l’impegno profuso nella votazione popolare, il comitato provinciale di Sinistra Italiana per il nuovo corso che sta dando nel territorio che partecipa al paese quando la terra trema ed infine a tutti i Compagni e gli amici che in questi anni ci hanno sostenuto comprendendo il valore dell’associazionismo come strumento democratico di emancipazione e di partecipazione.

Ora si apre una nuova fase intanto possiamo essere fieri di aver generato un così importante segnale di riscatto che proietta un Comune, come quello di Colledara di appena 2mila abitanti, in una dimensione regionale e nazionale.

La vera scommessa è tutta nostra nel saperci spendere bene questa piccola, iniziale importante opportunità costruendo al meglio il mosaico di intelligenze e di organizzazione.

Presidente Provinciale Arci Teramo

Giorgio Giannella

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